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Fossili in Italia
Fossili in Italia
Sono qui raccolti e recensiti tutti i giacimenti fossiliferi italiani che fino ad ora ho avuto il piacere e la fortuna di visitare. In Italia si trovano fossili in tutte le regioni, e coprono un range temporale di più di 500 milioni di anni.
Sono qui raccolti e recensiti tutti i giacimenti fossiliferi italiani che, fino ad ora, ho avuto il piacere e la fortuna di visitare. In Italia si trovano fossili in tutte le regioni, e coprono un range temporale di più di 500 milioni di anni.
Possiamo sentirci fortunati a vivere in questo paese: l'Italia ha una varietà geologica impressionante in rapporto alle sue piccole dimensioni. Diverse litologie sono concentrate nel nostro piccolo territorio, e percorrendo qualche chilometro si possono osservare rocce di età anche molto diverse tra loro, decine o centinaia di milioni di anni. Anche la varietà di fossili è enorme: troviamo forme molto antiche come i trilobiti delle Dolomiti o della Sardegna, o la vegetazione del Carbonifero continentale, come anche una fauna del Mesozoico molto varia costituita da dinosauri, molluschi, coralli e vertebrati e, infine, fossili del Cenozoico praticamente onnipresenti ed estremamente vari, come avrete modo di constatare in questo sito.
Nel nostro paese, in quasi qualsiasi comune si abiti basta fare poca strada per trovare fossili; le cause di questa loro massiccia presenza e varietà sono molteplici. Davanti a tutte c'è sicuramente una motivazione geologica, in quanto buona parte dell'Italia è emersa verso la fine del Mesozoico dall'oceano Tetide, ed è stata compressa, dilatata e ruotata tra Europa e Africa; contemporaneamente è stata interessata da molti fenomeni magmatici. Questa grande attività geologica ha prodotto la varietà litologica presente nel nostro Paese, invidiata e studiata dagli scienziati di tutto il mondo. L'oceano Tetide, che ha occupato il nostro territorio per addirittura 200 milioni di anni, dal Permiano al Miocene (1), è considerato il precursore del Mediterraneo e la culla della biodiversità che oggi accomuna il mare nostrum a parte dell'oceano Indiano e all'Atlantico. Dalla sua chiusura, circa in direzione est-ovest, sono nate alcune delle catene montuose dell'Europa (come i Carpazi o i Pirenei), dell'Anatolia e del Medio oriente, fino all'Iran e alla catena dell'Himalaya, arrivando addirittura all'Indonesia (2): il processo di orogenesi associato è l'orogenesi alpina, che ha innalzato anche le nostre Alpi e gli Appennini.
[In questa sezione i giacimenti sono divisi per regione: per ognuna di esse ho voluto preparare una pagina dedicata che ne riassume il quadro geologico-paleontologico. All'interno di ciascuna pagina, arricchita con foto in alta qualità, troverete una discussione geologico-ambientale, dove vengono esposte questioni relative a sedimento, granulometria, condizioni di deposizione ma anche riguardo l'aspetto e la conformazione del territorio in ampio senso naturalistico; ci sarà poi una discussione paleontologica che raccoglierà tutte le informazioni riguardanti i fossili come il paleoambiente, la temperatura e la profondità di deposizione, ma anche un dettagliato elenco delle specie fossili rinvenute accompagnate dai significati paleobiologici. In chiusura tre brevi paragrafi riassumeranno: le condizioni di conservazione del sito, consigli sull'osservazione dei fossili (senza dimenticarci che in Italia raccogliere fossili è illegale, quindi tutte le informazioni riportate sono a scopo puramente didattico), e infine una breve guida a come raggiungere il luogo allegata a una mappa di Google Maps che rende semplice la localizzazione.]
Possiamo sentirci fortunati a vivere in questo paese: l'Italia ha una varietà geologica impressionante in rapporto alle sue piccole dimensioni. Diverse litologie sono concentrate nel nostro piccolo territorio, e percorrendo qualche chilometro si possono osservare rocce di età anche molto diverse tra loro, decine o centinaia di milioni di anni. Anche la varietà di fossili è enorme: troviamo forme molto antiche come i trilobiti delle Dolomiti o della Sardegna, o la vegetazione del Carbonifero continentale, come anche una fauna del Mesozoico molto varia costituita da dinosauri, molluschi, coralli e vertebrati e, infine, fossili del Cenozoico praticamente onnipresenti ed estremamente vari, come avrete modo di constatare in questo sito.
Nel nostro paese, in quasi qualsiasi comune si abiti basta fare poca strada per trovare fossili; le cause di questa loro massiccia presenza e varietà sono molteplici. Davanti a tutte c'è sicuramente una motivazione geologica, in quanto buona parte dell'Italia è emersa verso la fine del Mesozoico dall'oceano Tetide, ed è stata compressa, dilatata e ruotata tra Europa e Africa; contemporaneamente è stata interessata da molti fenomeni magmatici. Questa grande attività geologica ha prodotto la varietà litologica presente nel nostro Paese, invidiata e studiata dagli scienziati di tutto il mondo. L'oceano Tetide, che ha occupato il nostro territorio per addirittura 200 milioni di anni, dal Permiano al Miocene (1), è considerato il precursore del Mediterraneo e la culla della biodiversità che oggi accomuna il mare nostrum a parte dell'oceano Indiano e all'Atlantico. Dalla sua chiusura, circa in direzione est-ovest, sono nate alcune delle catene montuose dell'Europa (come i Carpazi o i Pirenei), dell'Anatolia e del Medio oriente, fino all'Iran e alla catena dell'Himalaya, arrivando addirittura all'Indonesia (2): il processo di orogenesi associato è l'orogenesi alpina, che ha innalzato anche le nostre Alpi e gli Appennini.
[In questa sezione i giacimenti sono divisi per regione: per ognuna di esse ho voluto preparare una pagina dedicata che ne riassume il quadro geologico-paleontologico. All'interno di ciascuna pagina, arricchita con foto in alta qualità, troverete una discussione geologico-ambientale, dove vengono esposte questioni relative a sedimento, granulometria, condizioni di deposizione ma anche riguardo l'aspetto e la conformazione del territorio in ampio senso naturalistico; ci sarà poi una discussione paleontologica che raccoglierà tutte le informazioni riguardanti i fossili come il paleoambiente, la temperatura e la profondità di deposizione, ma anche un dettagliato elenco delle specie fossili rinvenute accompagnate dai significati paleobiologici. In chiusura tre brevi paragrafi riassumeranno: le condizioni di conservazione del sito, consigli sull'osservazione dei fossili (senza dimenticarci che in Italia raccogliere fossili è illegale, quindi tutte le informazioni riportate sono a scopo puramente didattico), e infine una breve guida a come raggiungere il luogo allegata a una mappa di Google Maps che rende semplice la localizzazione.]
La varietà geologica e paleontologica in Italia
Come si nota dalla carta geologica a sinistra (presa dal sito dell'ISPRA) la geologia dell'Italia è estremamente variegata e complessa: modellata da ben due orogenesi (quella alpina e quella ercinica), essa è costituita da rocce antiche fino al Precambriano (Sardegna) e localmente ricchissime di fossili. Per fare alcuni esempi di giacimenti invidiati a livello mondiale, possiamo nominare la pesciara di Bolca (VR) dell'Eocene, o i giacimenti del Pliocene nei dintorni di Asti dai quali Bellardi e Sacco redassero i loro volumi, oppure il Pliocene delle colline di Siena, le stesse Dolomiti costruite da coralli e altri organismi marini, o ancora le faune a mammiferi del Pleistocene del Lazio. La varietà geologica dell'Italia è così alta e importante che molti studiosi stranieri vengono qui per formarsi. Non potrò mai dimenticare il mio incontro con un professore di sedimentologia in Sardegna che stava preparando un lavoro per insegnare a degli studenti scandinavi come si strutturano particolari giacimenti di idrocarburi: qui in Italia mancherà sicuramente il petrolio, ma disponiamo dei mezzi didattici per il suo studio.
I miei viaggi in Italia
Ho incominciato a girare l'Italia alla ricerca di fossili da poco tempo, molto più tardi di quando iniziai a farlo nella Tuscia; per ora ho visitato località in Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Campania e Sardegna. Le mie esperienze fuori casa sono sempre state supportate da fantastiche persone che mi hanno accompagnato nei vari luoghi, e con le quali ho creato una specie di "gruppo di lavoro": fare questo tipo di cose in compagnia è molto meglio che farle da soli. Vivendo a Pisa ho avuto modo di visitare diversi siti Toscani come la zona a sud di San Miniato e i dintorni di Orciano Pisano. Per l'Emilia Romagna ho visitato l'area a sud di Bologna e la zona di Vignola e Marano sul Panaro, ma anche del Piacentino. Con il passare del tempo i miei viaggi mi porteranno in luoghi sempre nuovi che descriverò con immagini e testi in questa sezione.
La varietà geologica e paleontologica in Italia
Come si nota dalla carta geologica a sinistra (presa dal sito dell'ISPRA) la geologia dell'Italia è estremamente variegata e complessa: modellata da ben due orogenesi (quella alpina e quella ercinica), essa è costituita da rocce antiche fino al Precambriano (Sardegna) e localmente ricchissime di fossili. Per fare alcuni esempi di giacimenti invidiati a livello mondiale, possiamo nominare la pesciara di Bolca (VR) dell'Eocene, o i giacimenti del Pliocene nei dintorni di Asti dai quali Bellardi e Sacco redassero i loro volumi, oppure il Pliocene delle colline di Siena, le stesse Dolomiti costruite da coralli e altri organismi marini, o ancora le faune a mammiferi del Pleistocene del Lazio. La varietà geologica dell'Italia è così alta e importante che molti studiosi stranieri vengono qui per formarsi. Non potrò mai dimenticare il mio incontro con un professore di sedimentologia in Sardegna che stava preparando un lavoro per insegnare a degli studenti scandinavi come si strutturano particolari giacimenti di idrocarburi: qui in Italia mancherà sicuramente il petrolio, ma disponiamo dei mezzi didattici per il suo studio.
I miei viaggi in Italia
Ho incominciato a girare l'Italia alla ricerca di fossili da poco tempo, molto più tardi di quando iniziai a farlo nella Tuscia; per ora ho visitato località in Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Campania e Sardegna. Le mie esperienze fuori casa sono sempre state supportate da fantastiche persone che mi hanno accompagnato nei vari luoghi, e con le quali ho creato una specie di "gruppo di lavoro": fare questo tipo di cose in compagnia è molto meglio che farle da soli. Vivendo a Pisa ho avuto modo di visitare diversi siti Toscani come la zona a sud di San Miniato e i dintorni di Orciano Pisano. Per l'Emilia Romagna ho visitato l'area a sud di Bologna e la zona di Vignola e Marano sul Panaro, ma anche del Piacentino. Con il passare del tempo i miei viaggi mi porteranno in luoghi sempre nuovi che descriverò con immagini e testi in questa sezione.
La raccolta di fossili in Italia è vietata
Nonostante tutte queste fantastiche premesse, raccogliere fossili in Italia è illegale. Voglio quindi ribadire ciò che ho scritto nella pagina dei luoghi di ritrovamento: questo sito e queste informazioni non vogliono in alcun modo istigare le persone a raccogliere e detenere fossili, ma servono solo ed esclusivamente ad osservarli nel loro ambiente naturale. Consiglio vivamente di non raccogliere o manipolare i fossili e di limitarsi a fare fotografie, disegni e schizzi dell'ambiente dove si rinvengono, e di studiare la paleontologia tramite la bibliografia e le osservazioni sul campo.
Tengo a precisare che, nonostante in questo sito siano riportate informazioni e consigli sull'estrazione sicura dei fossili e la loro non-decontestualizzazione, esse non sono inviti espliciti a raccogliere fossili o a scavare nei luoghi che recensisco. Tutto quello che scrivo è da considerarsi a scopo didattico, in quanto fuori dall'Italia è possibile raccogliere fossili e mettere in pratica le tecniche qui esposte. Inoltre, tutti i pezzi italiani qui recensiti sono stati legalmente acquisiti sul territorio dato che appartengono ad associazioni naturalistiche autorizzate (per esempio il GNML, Gruppo Naturalistico della Maremma Laziale di cui faccio parte), a musei (per esempio il Museo di Barbarano Romano) o a istituzioni che mi hanno permesso di fotografare e descrivere i pezzi, oppure sono collage su sfondo nero di campioni trovati in natura e lasciati rigorosamente nel luogo di rinvenimento.
Come ultima cosa invito qualsiasi persona esperta o meno che visiti i luoghi qui recensiti a rispettare anzitutto la natura, a non deturpare i siti a prescindere se privati o pubblici nel rispetto delle altre persone che, dopo di voi, potrebbero voler osservare questi giacimenti e che si aspettano di trovare reperti e strutture geologiche intatte e naturali così come descritte. Il rispetto della natura e del prossimo è il primo dei valori che un naturalista deve avere e mi auguro che tutte le persone che traggono beneficio da questo sito siano dello stesso parere: siamo prima di tutto scienziati naturalisti, alcuni per fortuna anche ambientalisti e animalisti, e solo in ultimo anche collezionisti rispettosi. Lasciamo ai paleontologi professionisti l'onere del ricevere le autorizzazioni per un eventuale scavo, il suo studio scientifico e l'esposizione presso sedi pubbliche dei pezzi rinvenuti.
Montuolo
Flora terrestre del Carbonifero
La raccolta di fossili in Italia è vietata
Nonostante tutte queste fantastiche premesse, raccogliere fossili in Italia è illegale. Voglio quindi ribadire ciò che ho scritto nella pagina dei luoghi di ritrovamento: questo sito e queste informazioni non vogliono in alcun modo istigare le persone a raccogliere e detenere fossili, ma servono solo ed esclusivamente ad osservarli nel loro ambiente naturale. Consiglio vivamente di non raccogliere o manipolare i fossili e di limitarsi a fare fotografie, disegni e schizzi dell'ambiente dove si rinvengono, e di studiare la paleontologia tramite la bibliografia e le osservazioni sul campo.
Tengo a precisare che, nonostante in questo sito siano riportate informazioni e consigli sull'estrazione sicura dei fossili e la loro non-decontestualizzazione, esse non sono inviti espliciti a raccogliere fossili o a scavare nei luoghi che recensisco. Tutto quello che scrivo è da considerarsi a scopo didattico, in quanto fuori dall'Italia è possibile raccogliere fossili e mettere in pratica le tecniche qui esposte. Inoltre, tutti i pezzi italiani qui recensiti sono stati legalmente acquisiti sul territorio dato che appartengono ad associazioni naturalistiche autorizzate (per esempio il GNML, Gruppo Naturalistico della Maremma Laziale di cui faccio parte), a musei (per esempio il Museo di Barbarano Romano) o a istituzioni che mi hanno permesso di fotografare e descrivere i pezzi, oppure sono collage su sfondo nero di campioni trovati in natura e lasciati rigorosamente nel luogo di rinvenimento.
Come ultima cosa invito qualsiasi persona esperta o meno che visiti i luoghi qui recensiti a rispettare anzitutto la natura, a non deturpare i siti a prescindere se privati o pubblici nel rispetto delle altre persone che, dopo di voi, potrebbero voler osservare questi giacimenti e che si aspettano di trovare reperti e strutture geologiche intatte e naturali così come descritte. Il rispetto della natura e del prossimo è il primo dei valori che un naturalista deve avere e mi auguro che tutte le persone che traggono beneficio da questo sito siano dello stesso parere: siamo prima di tutto scienziati naturalisti, alcuni per fortuna anche ambientalisti e animalisti, e solo in ultimo anche collezionisti rispettosi. Lasciamo ai paleontologi professionisti l'onere del ricevere le autorizzazioni per un eventuale scavo, il suo studio scientifico e l'esposizione presso sedi pubbliche dei pezzi rinvenuti.
Lista dei luoghi di ritrovamento in Italia recensiti (Tuscia esclusa)
Clicca sulle miniature per scoprire tutti i giacimenti fossiliferi italiani descritti (clicca qui per la mappa dinamica; clicca qui per i giacimenti della Tuscia)
Lista dei luoghi di ritrovamento in Italia recensiti (Tuscia esclusa)
Clicca sulle immagini per scoprire tutti i giacimenti fossiliferi italiani descritti (clicca qui per la mappa dinamica; clicca qui per i giacimenti della Tuscia)
5 giacimenti recensiti
Cava di Corazzano
Argille e sabbie plioceniche
Cava di Marti
Successione plio-pleistocenica di sabbie
Cava La Serra
Argille e sabbie plioceniche
Orciano Pisano
Argille blu plioceniche
Tripoli di Gabbro
Diatomiti del Messiniano
Montuolo
Flora terrestre del Carbonifero
Cava di Corazzano
Argille e sabbie plioceniche
Cava di Marti
Successione plio-pleistocenica di sabbie
Cava La Serra
Argille e sabbie plioceniche
Orciano Pisano
Argille blu plioceniche
5 giacimenti recensiti
Tripoli di Gabbro
Diatomiti del Messiniano
Contrafforte Pliocenico
Argille e sabbie plioceniche
Emilia-Romagna
Rio Rosello
Argille blu plioceniche
Rio Rocca
Argille e sabbie plioceniche
Rio Carbonaro
Argille blu plioceniche
Vignola e Marano sul Panaro
Argille blu plioceniche
5 giacimenti recensiti
Emilia-Romagna
5 giacimenti recensiti
Rio Rosello
Argille blu plioceniche
Rio Rocca
Argille e sabbie plioceniche
Rio Carbonaro
Argille blu plioceniche
Vignola e Marano sul Panaro
Argille blu plioceniche
Contrafforte Pliocenico
Argille e sabbie plioceniche
Campania
1 giacimento recensito
Penisola Sorrentina
Calcari a rudiste del Cretaceo
Penisola Sorrentina
Calcari a rudiste del Cretaceo
Campania
1 giacimento recensito
S'Archittu
Arenarie mioceniche
Penisola del Sinis
Successioni plio-pleistoceniche
2 giacimenti recensiti
Mappa dei luoghi di ritrovamento recensiti in Italia (Tuscia esclusa)
Clicca sulle località per scoprire tutti i giacimenti fossiliferi italiani descritti (clicca qui per i giacimenti della Tuscia viterbese).
Mappa dei luoghi di ritrovamento recensiti in Italia (Tuscia esclusa)
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